Semplice, standard !


Semplice, standard !

In ogni attività lavorativa  si vuole che i propri collaboratori utilizzino i metodi migliori per ottenere risultati eccellenti. Si tratta di un approccio di buon senso, per fare le cose bene, la prima volta , con profitto. Tuttavia, non sempre all’interno di un organizzazione  si ricerca la costante implementazione di queste “pratiche migliori”  (best practise). Succede inoltre che una variabilità elevata del processo alteri le condizioni "al contorno"  e ciò porta ad incongruenze con risultati non costanti e probabilmente non in target. Il “lavoro standard” o istruzioni di lavoro1 è il metodo per definire (scrivere e visualizzare) queste “buone pratiche” e garantire di conseguenza che ogni dipendente, che le segua, possa offrire valore aggiunto ai propri clienti. Lo sviluppo dello standard di lavoro  è uno dei più difficili problemi di lean production; tuttavia, se sviluppato in modo efficiente, dovrebbe permettere praticamente a chiunque di eseguire il lavoro senza alcuna variazione nell'output desiderato. Tre componenti sono necessari per creare lo standard di lavoro: 1) takt time, 2) ciclo provvisorio o diagramma di flusso delle attività , 3) tempo ciclo (a quanto vendiamo o vorremmo vendere il prodotto-servizio?).

Ci sono diverse  tappe  per l'implementazione di un processo di lavoro standard:

  1. Definire l’area, il processo sotto esame, definire quindi un perimetro che aiuti a delimitare spazi ed attività allo scopo di ridurre l’influenza di altri processi.
  2. Costruire il team con cui definire la pratica migliore.
  3. Osservare , identificare  e definire le migliori pratiche, che forniscano un risultato di qualità, in modo coerente (ripetibile e cadenzato).
  4. Documentare  le attività per l'esecuzione della pratica migliore, e renderle visive utilizzando combinazione di immagini e testo.
  5. Validarle con il team e con il management.
  6. Esporle   su ogni stazione di lavoro in cui viene eseguito il processo.
  7. Addestrare  i dipendenti a fare i compiti definiti nel documento di lavoro standard.
  8. Monitorare costantemente i risultati
  9. Far annotare nelle settimane successive i miglioramenti allo standard per ridurre il Muda.

Ma come funziona lo standard per  migliorare i risultati operativi? Il lavoro standard ha una diretta influenza sul modo in cui un dipendente svolge il suo  lavoro. Esso migliorerà gli indicatori di qualità, costi e consegna che le organizzazioni più snelle utilizzano per tenere traccia e tendenza del loro miglioramento. Tutti coloro che lavorano nell’area sapranno di avere la stessa capacità di generare gli stessi risultati, purché seguano la stessa “best practice” (pratica migliore). Lo standard di lavoro è una definizione dettagliata del metodo più efficiente per produrre un prodotto (o effettuare un servizio) con  un flusso equilibrato per  raggiungere un tasso di “output” desiderato.  Per definirlo (passi 3 e 4) si suddivide  il lavoro in elementi, che sono in sequenza, organizzati ed eseguiti ripetutamente. Ogni passo del processo deve essere definito e deve essere eseguita più volte allo stesso modo. Eventuali variazioni del processo porteranno ad un aumento del tempo di ciclo ed ad un probabile  incremento di cause di  problemi  qualità. 

Il Ciclo di Lavoro descrive in genere un processo come dovrebbe essere eseguito sempre. Fornisce una linea guida di base da cui può essere sviluppato un approccio migliore, rendendo possibili sia metodi di miglioramento continuo che lo sviluppo dell'apprendimento (OJT on-job-training). Come si evince dalla descrizione sin qui sviluppata un capitolo da risolvere per evitarlo è la variabilità del  processo; su un processo variabile è difficile. operare, eliminiamo quindi per prima questa fonte di disturbo. La variabilità del processo potrebbe dipendere da:

a)      problemi di industrializzazione del prodotto,

b)      Tasso di scarto non costate e/o elevato superiore a una soglia fisiologica (maggiore di x%) che altera quindi significativamente il ritmo produttivo

c)       Setup difficoltoso , non documentato (non standard)

d)      Scarsa formazione e/o lavoro  non ritmico

e)      Piani di produzioni deboli o inesistenti con imprevedibili cambi

Di regola i punti (a)-(b)-(c) sono trattati  nel Pilastro WCM che si chiama EEM (Early Equipment Management – Progettazione-gestione  anticipata delle installazioni) altri sistemi di organizzazione snella ha il proprio pilastro che si occupa di tali argomenti.

Prima di procedere alla definizione di un nuovo standard occorre però essere sicuri di sapere il motivo per cui non si dispone di lavoro standardizzati nel processo in esame  (o area). Non è sempre una questione di necessità o di "saper fare". La causa per l'assenza di procedure operative può essere radicato nella cultura i un azienda , reparto , area, ufficio.

Gli standard possono essere assenti perché parte della leadership dell'azienda sceglie di rinviare alle preferenze individuali o alla discrezionalità  sul raggiungimento di un obiettivo comune; questo argomento è stato trattato nel precedente articolo (3 regole per le regole). Essere Quantitativi e non Qualitativi. I dati parlano, i risultati parlano.

Non abbiamo  bisogno della  perfezione come punto di inizio. Una volta stabilita la norma, diventa la "migliore prassi corrente" e si applica il  Kaizen per migliorare continuamente. Desideriamo uno standard iniziale che sia la versione migliore del processo di lavoro, ma, in sostanza, è solo una base di partenza. Gli standard , in un contesto di miglioramento continuo, sono sempre "migliori pratiche correnti" e non "per sempre” .  Con il nuovo standard, è necessario definire degli indicatori di performance (pezzi/h, Pezzi/turno, etc). In questo modo, tutti partecipano a vedere come lo standard è in funzione ed evolve. Ognuno di noi ha la possibilità di scoprire nuove opportunità di  miglioramento.

La maggior parte metriche di base  per la  misura dello standard sono:

       Takt Time,

       Tempo ciclo,

       percentuale di valore aggiunto su non valore aggiunto,

       Throughput (unità di produzione per unità di tempo),

       Costo unitario,

       tasso di difetto o di conformità, rilavorazione,

       uptime  o tempo di macchina lavora (se sono coinvolte le macchine),

       Tempo di cambio ,

       Efficienza, etc.

In estrema sintesi: come deve essere uno standard documentato ? Semplice-step per step, Intuitivo-Visual, Ripetibile (da più persone, su diversi turni, …) . Sai cosa devi fare , sei autonomo, sai quanto produrre, sai la cadenza che devi tenere Sai se produci un pezzo buono. Sai cosa fare se si produce un pezzo di scarto. Semplice ! Standard !

Nota 1: standard di lavoro possono essere: Istruzioni di lavoro, procedure SOP, Un punto una lezione (OPL) etc.

 

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