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Visualizzazione dei post da 2015

GEMBA POWER

GEMBA POWER   L o so che posso sembrare banale e riduttivo, ma l’unico paragone, l’unico detto che mi gira per la testa è questo: “Tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare”. Saggia mia nonna che lo ripeteva quando mi   incitava a seguirla nel campo per vedere dove effettivamente nascevano frutta e verdura e quanto tempo e passione e fatica costasse riempire il cesto. Tralascio il fatto che purtroppo i nostri figli non hanno mai coltivato e raccolto frutti della terra … Non voglio passare per il vecchio che dice “qui una volta era tutta campagna”, volevo solo proporre   un argomento.   Guardare “Master Chef” o provare a cucinare un buon piatto, magari non da premio ma un semplice buon piatto; Guardare un gran premio o assistere ad un gran premio, sentire un disco o partecipare ad un concerto live, Live: vivo reale; vedere un bel documentario in HD o fare un viaggio. Ho citato solo 4 rappresentazioni di piatti, gare e musica, svago , ma dal vivo i sensi amplifi...

Semplice, standard !

Semplice , standard ! I n ogni attività lavorativa   si vuole che i propri collaboratori utilizzino i metodi migliori per ottenere risultati eccellenti. Si tratta di un approccio di buon senso, per fare le cose bene, la prima volta , con profitto. Tuttavia, non sempre all’interno di un organizzazione   si ricerca la costante implementazione di queste “pratiche migliori”   (best practise). Succede inoltre che una variabilità elevata del processo alteri le condizioni "al contorno"   e ciò porta ad incongruenze con risultati non costanti e probabilmente non in target. Il “lavoro standard” o istruzioni di lavoro 1 è il metodo per definire (scrivere e visualizzare) queste “buone pratiche” e garantire di conseguenza che ogni dipendente, che le segua, possa offrire valore aggiunto ai propri clienti. Lo sviluppo dello standard di lavoro   è uno dei più difficili problemi di lean production ; tuttavia, se sviluppato in modo efficiente, dovrebbe permettere pratic...

QCDM - Basic Management

QCDM - Basic Management –   le basi per la gestione delle attività Quando osservate una situazione sul Gemba, fatevi tre semplici domande: C’è uno Standard per fare quell’operazione? C’è un sistema di gestione a Vista che ci permette di sapere se lo standard è rispettato? C’è una Reazione standardizzata in caso di deriva o in caso di problema? Se la risposta a una di queste domande è NO, allora c’è un problema: il processo che state osservando non è certamente sotto controllo! Per ogni attività si richiede necessariamente che sia “sotto controllo” con le giuste risorse (4M) e che produca il risultato atteso, sia esso un processo produttivo (azienda che produce beni tangibili) o gestionale (azienda di servizi o semplicemente uffici di staff). Come otteniamo questo ? Come mettiamo le “operazioni sotto controllo”? Prima di tutto definendo il miglior modo di fare un lavoro (Standard di Lavoro), poi rendendo visibili gli andamenti, le eventuali derive o problemi (Visualiz...

QUALITY FIRST - PART 2 -Occorrenza e detezione

OCCORRENZA E DETEZIONE         la gestione delle non conformità L ’ argomento : « trattamento delle non conformità » è molto complesso e sono stati scritti molti saggi in merito, ciò che vi propongo invece sono alcune semplici riflessioni che se ben meditate e soprattutto applicate con metodo possono portare un beneficio immediato. Mi piace considerarla come  la “dieta mediterranea” , và sempre bene ,  non stufa mai è leggera e senza fronzoli. Inizierei dalla genesi del difetto (dello scarto) , per enne motivi (cause ) ancora da investigare lo scarto si crea , accade ed è quindi definita come occorrenza . Il difetto presto o tardi viene rilevato, questa viene definita come detezione , in una fase del processo il difetto si palesa. Ad un certo punto della lavorazione a causa di un controllo o di un problema di montaggio il difetto viene rilevato. Nei ns stabilimenti è segnato sul retro del foglio di produzione e gettato nel c...

QUALITY FIRST - LA QUALITA' PRIMA DI TUTTO

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La Qualità prima di tutto D efinite le regole del gioco, valutiamo insieme quale deve essere lo scopo del gioco. Su una scala di indicatori di buon funzionamento aziendale che si sintetizza sovente con l’acronimo QCDM: Q ualità, C osto ( basso- + efficienza, D elivery (puntualità delle consegne- quantità giusta al momento giusto) e M anodopera competente ( knowhow - valore umano) la qualità è ragionevolmente posta al primo posto: Quality First . E’ sicuramente al primo posto delle percezioni di un Cliente che acquista un bene/servizio in quanto rispecchia le caratteristiche stabilite, le esigenze che si aspetta; è per Lui un VALORE  imprescindibile. Il vero Valore Aggiunto del nostro lavoro di fornitori.  Una breve parentesi sulle “ caratteristiche stabilite ” è doverosa. La prima caratteristica a cui dobbiamo attenerci fedeli è il disegno;  con le sue quote e relative tolleranze, con le caratteristiche dei materiali in cui  è costruito ed alle specific...